Il cuore ascolta. Helen Van Slyke


Ho trovato “Il cuore ascolta” in un mercatino dell'usato. Senza copertina esterna, solo con il suo involucro pesante. Il nome dell'autrice, Helen Van Slyke, ed appunto questo romantico titolo. L'ho preso per 1 euro. Per caso.
Ancora adesso, dopo 572 pagine di montagne russe di sentimenti, non ho idea su chi sia realmente Helen Van Slyke, se non riuscire ad immaginare, dalle poche informazioni prese su Internet, che abbia incentrato la sua attività di scrittrice sull'universo femminile. E sulle sue declinazioni psicologiche.

Il cuore ascolta è una storia toccante ed avvolgente di una americana nata all'inizio del secolo nella costa Est. Elizabeth Quickly è la protagonista indiscussa di oltre 500 pagine di grande narrativa, di sentimenti mai celati, di rapporti turbolenti, di destino e di morte, mai intesa come avvenimento inatteso ma sempre anticipata, intuita, prevista. Elizabeth è eroina ed anti-eroina. E' uno sbaglio continuo, ragionamenti a voce alta, madre/bambina di tre figli che già dal primo vagito hanno presentato le caratteristiche che avrebbero sviluppato per tutta la vita. Moglie perfetta di due mariti distanti anni luce. Amante convinta di uomo che non saprà apprezzarne la decisione.

Se il riferimento della Van Slyke voleva essere Via col vento, il risultato è un libro certamente non sudista, di una America pre e post seconda guerra mondiale dove gli effetti del fronte si intrecciano con il boom economico. Eppure riesce a toccare anche la questione razziale, sebbene non ci siano tracce né dell'Alabama né del Mississippi. C'è invece l'eleganza kitsch e politica di Washington, l'eterogeneità di New York, la provinciale Georgetown e l'Eldorado della California, visto da Pasadena e non da Los Angeles.

Un grande affresco del passato secolo, senza nemmeno una pagina sprecata. Avrei voluto dirvi di comprare questo romanzo. Ma essendo fuori catalogo, scovatelo in qualche mercatino dell'usato. La ricerca estenuante vale tutte le emozioni che sa regalare. 

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